La poltrona ABCD è l’abbecedario di questo concetto fondamentale del design e ancora oggi la possiamo osservare senza mai smettere di trovare nuove sorprese. Filtrata dallo sguardo e dalla matita di Caccia Dominioni, la più tradizionale delle poltrone da lettura ha subito un aggiornamento che l’ha resa adatta alle esigenze del vivere contemporaneo. ABCD colpisce per la sua forma classica e senza tempo, ma si fa ricordare per i dettagli che si scoprono a mano a mano che la si osserva. Grazie a due piccole ruote, la poltrona può essere orientata e spostata facilmente, senza per questo perdere in stabilità. I piedini posteriori sono diversi da quelli anteriori, elementi architettonici seminascosti che giocano con la sezione quadrata, ottagonale e circolare, un piacevole ritmo che a un primo sguardo è difficile da afferrare. Le borchie che fissano il rivestimento diventano elemento tanto tecnico quanto decorativo. Invisibili quando si è di fronte, compaiono a contrasto quando ci spostiamo ad osservare il fianco e notiamo che sottolineano il contorno, quasi come un tratto da fumetto. Un tocco Pop che sarebbe sicuramente piaciuto anche a Roy Lichtenstein.