La base è formata da due lastre in metallo curvato che si abbracciano e creano una forma altamente architettonica. Ricorda da vicino le poderose sculture di Richard Serra, maestro della Land Art, tanto popolare negli anni in cui questo tavolo veniva disegnato. E proprio il riferimento all’arte che vive nella natura ci ricorda il movimento fluido dei fiumi, armonia che Caccia Dominioni ricercava nel suo lavoro. Il piano ovale in vetro è delimitato da un nastro specchiante, un ampio anello capace di giocare con la luce e con l’ambiente circostante. Chi si avvicina può godere di un insolito scambio di riflessi (e di sguardi!) resi possibili dall’insolita posizione orizzontale di questo elegante specchio.