Perché Toro? Il nome nasce dal fatto che questo oggetto può essere “preso per le corna”. Infatti la struttura metallica - elemento che ne costituisce lo scheletro - fuoriesce dall’imbottitura. Per questo motivo i braccioli terminano con delle estremità che danno forma a un’impugnatura che consente di spostarlo e ruotarlo con estrema facilità. In questo modo gli ospiti del bellissimo country club alle porte di Milano potevano disporre le sedute come meglio credevano, per creare di volta in volta uno spazio per conversare o per stare tranquilli e soli. Siamo quindi in presenza di un toro docile, che si lascia prendere per le corna. Ma è facile scovare un divertito riferimento a Toro Seduto, il mitico condottiero Sioux protagonista di tanti film e fumetti italiani degli anni ‘60 e ‘70, periodo nel quale Toro vede la luce. E se invece Caccia Dominioni avesse pensato al segno zodiacale? Il carattere pacioso, dolce e deciso di questa famiglia di oggetti rende possibile anche questa interpretazione. Tre fasce morbide, invitanti ed estremamente imbottite, sono gli elementi strutturali del divano e della poltrona, che si possono completare con un comodo ed essenziale poggiapiedi. Il relax e il dialogo sono al centro di questo progetto, un classico degli anni Settanta che si ostina - da bravo Toro - a non invecchiare e a non voler passare di moda.